Gianmaria
Sforza, La luce artificiale nel paesaggio: temporaneo, luminoso, notturno. Tutor: Prof. Franco
Zagari – Prof. Maurizio Vogliazzo Il lavoro di
ricerca ha così come oggetto il paesaggio notturno non come negativo del
giorno, ma come condizione eccezionale, autonoma, privilegiata, inesplorata
su cui lavorare e sperimentare. La notte e la luce artificiale sono state considerate, attraverso la lettura dei casi, un
supporto, un mezzo, un materiale privilegiati e intercambiabili, da
ridefinire e reinventare in virtù di un'esperienza
possibile nel paesaggio. Riformulare un immaginario
attraverso operazioni di trasformazione temporanee, estemporanee,
volutamente non definitive eppur ripetibili, ha portato a raccogliere
preferibilmente quei lavori che più hanno saputo forzare i confini della
disciplina e della tecnica, considerando quel tipo di operazioni vere
trasformazioni radicali e possibili direzioni per lo sviluppo di nuovi
scenari luminosi, anche per l'illuminazione pubblica. |
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Dottorato di ricerca in Architettura
dei Parchi e dei Giardini ed Assetto de Territorio www.oasi.unirc.it |