Stefania Brancaccio,  Paesaggi urbani – FRANCIA – Percorsi visivi.                                                                                                                         Tutor: Prof. Luigi Picone

 

 

Da un’analisi dei recenti progetti di parchi urbani emerge una considerazione, apparentemente marginale, che riguarda il mutato significato che i progettisti danno oggi ai loro parchi. I parchi sono spazi progettuali tradizionalmente restii ad assecondare i nuovi comportamenti e tendenti alla conservazione di una forma “remota”.  Al contrario la maggior parte dei parchi recenti mostra, oltre ad uno studio approfondito della forma del verde, un’attenzione particolare alla natura dei comportamenti dei suoi fruitori. Si tratta di parchi progettati da architetti che sembrano comportarsi da sociologi più che da paesaggisti. In altre parole questi parchi cittadini hanno raccolto l’urgenza di adeguarsi al mutato paesaggio sociale divenendo la piattaforma di accoglienza di una serie di nuove attività, nuovi comportamenti e nuove forme del verde. Parchi che, quindi, non si distinguono solo per il disegno del verde o per la presenza di inconsuete specie arboree, ma piuttosto per un’attitudine alla duttilità di utilizzo: spazi flessibili, disposti a comportarsi da contenitori e suggeritori di una gamma diversificata di comportamenti; spazi “lenti” (sosta, lettura, gioco, itinerari) e “veloci” (attraversamenti urbani) ad un tempo; spazi disposti ad ospitare funzioni ricreative, informative, culturali o semplicemente enormi distese di verde dove il piano vuoto diviene una sorta di luogo concettuale in cui ci si sente “costretti” ad inventare un nuovo uso o un nuovo comportamento; spazi, insomma, che in qualche modo ci costringono a reinterpretare la nostra consapevolezza dello spazio pubblico e del tempo libero.

In questo senso si tratta di spazi che necessitano di nuovi sistemi di rilevamento. Meglio del disegno, che tende a rilevare solo la natura del verde, la fotografia può rappresentare quell’intricato sistema di relazioni che legano il luogo ai suoi fruitori.

 

Dottorato di ricerca in Architettura dei Parchi e dei Giardini ed Assetto de Territorio                                                                                                                 www.oasi.unirc.it